sabato, ottobre 20, 2007

"Giocare" in borsa

Ciao a tutti,
da un po' di tempo durante la giornata mi viene da pensare al fatto che la sinistra vuole "armonizzare" la tassazione sulle rendite finanziare, perché, secondo loro, investire in borsa non costa fatica ed usano sempre questa espressione: "giocare in borsa".

Sicché, noi tutti, soprattutto dopo che con la riforma delle pensioni ognuno può amministrarsi il TFR come vuole, prendiamo i nostri soldi e li giochiamo come alla roulette e come per ogni gioco d'azzardo (come praticamente il !gratta e vinci") lo stato mette una tassa.
Chi dice ciò mi sa che ha competenze dei mercati finanziari come Homer Simpson ne ha della centrale nucleare dove lavora.

Il vero problema è un altro, non si vuole riconoscere che quello di investire in borsa è, in realtà, un doppio lavoro che porta via tempo, molto tempo se lo si vuole fare con profitto a breve termine (15 - 20 giorni). Anche chi investe a lungo termine, tuttavia, deve mantenersi costantemente informato sui fondamentali di una azienda e guardare, quantomeno, la media del valore del titolo nell'arco dei 200 giorni. Prima di intraprendere questo discorso più tecnico cmq, vorrei farvi riflettere su di un fatto: un paio di mesi fa, seguendo le indicazioni di mio padre che è un patito delle obbligazioni, perché non ama troppo faticare come me con le azioni, volevo acquistare delle obbligazioni in TRY (la moneta turca, per i non addetti ai lavori) che mediamente hanno una cedola del 14% e l'ultima cedola, se il titolo lo si compra sotto alla pari, mediamente da un rendimento del 17%. Orbene, per acquistare questi titoli, solo questi in lira turca, le banche chiedono un capitale da investire che varia, a seconda della banca a cui ci si rivolge, dai 10000 ai 25000 euro.

Siccome 2 + 2 fa sempre 4, ho fatto delle ricerche che hanno confermato una mia tesi: le banche chiedono cifre così elevate, perché, soprattutto queste, sono operazioni che vanno in conflitto di interessi con le banche medesime e, quindi, per porre un freno, impongono somme da investire così elevate. In poche parole, le banche, che non sono stupide, sono bene al corrente delle condizioni di una nazione, la Turchia, e investono i loro capitali in bond (obbligazioni) turchi guadagnando il 14% all'anno e, allo stesso tempo, sconsigliano ai propri clienti l'investimento nelle obbligazioni succitate.
Dovete sapere, poi, che i soldi che investono non solo soldi della banca, ma sono, praticamente i soldi nostri. Per avere un esempio concreto e recente prendiamo BNP Paribas, che non poteva restituire contemporaneamente tutti i soldi ai clienti che avevano investito nei suoi fondi. Cosa sarebbe accaduto, infatti, se avesse fatto ciò? Semplice, sarebbe fallita.
Un importante premessa al ragionamento che segue è che i soldi che noi depositiamo in banca diventano a tutti gli effetti soldi della banca e noi, clienti, abbiamo solo diritto al loro utilizzo. E' un po', insomma, lo stesso meccanismo di un prestanome: voi affidate i vostri soldi, ad esempio, ad una società la quale diventa nominalmente proprietaria di questi, ma voi, ne esercitate il diritto di utilizzo. Cioè se depositate 10000 € avete diritto, se vi servono, a chiederne, ad esempio, 1000. Solo che mentre il prestanome vi permette anche di evadere le tasse, quando abbiamo i soldi in banca alla fine le tasse le dobbiamo pagare.
Dovete sapere che in informatica, nel campo dei Sistemi Operativi, esiste un algoritmo che permette di assegnare le risorse del calcolatore, come la RAM, a più programmi che si chiama proprio "algoritmo del banchiere". Fate finta, insomma, che i soldi sono la RAM del vostro computer. L'algoritmo non fa altro che chiedere preventivamente a tutti i programmi che necessitano della RAM di quanta RAM hanno bisogno. Se tutte le richieste a cascata possono essere effettuate allora assegna la RAM al programma che ne ha fatto richiesta altrimenti no.
Ora, come vedete, si presuppone che ogni processo, nel nostro caso sarebbero i clienti, dichiari a priori il quantitativo di risorsa che necessita (nel nostro caso i soldi). Chiaramente questo nella realtà non è proprio possibile.
Ne deriva, quindi, che noi clienti dovremmo sapere a che tipo di rischio la banca va incontro con gli investimenti che fa perché i soldi che investe sono i nostri. E, invece, questo a noi non è dato saperlo e in più non abbiamo diritto nemmeno a degli interessi sul capitale che siano proporzionali al guadagno che la banca ottiene.
Mi spiego meglio: se la banca dagli investimenti che fa, in un anno, ottiene il 14%, a logica ai clienti, che sono dei veri e propri investitori della banca, dovrebbe spettare il 14% anche a loro e invece no!
Quindi, i rischi ce li assumiamo noi clienti, ma il guadagno se lo pappano tutto loro.

Detto questo, torno al discorso iniziale: investire in borsa è un doppio lavoro. Quest'estate sono stato anche più di 6 ore di fronte al computer per rintracciare notizie su aziende, titoli e cercare un potenziale settore trainante come lo è stato l'informatica in questi anni (vedi l'IBM, la Microsoft, l'Apple, Google, ecc.). Per farlo ho letto un sacco di materiale a riguardo su Internet e in più ho comprato dei libri sull'argomento che mi sono stati d'aiuto e posso assicurarvi che non è stata affatto una passeggiata.
Gli unici, perciò, che giocano, ricordatevelo, con i vostri soldi sono le banche e alcuni gestori di fondi senza etica che fanno più operazioni del necessario facendovele pagare (e quindi guadagnandoci di più loro) e che anche se voi perdete tutto continuano ad avere il loro guadagno intatto.
Meditate gente, meditate!









Powered by ScribeFire.

sabato, settembre 15, 2007

Il WIMAX

L'aspetto tecnico

Cogliendo i punti salienti che trovate presso
questo articolo, possiamo dire che il WIMAX è una "evoluzione" del WIFI che è pensata per collegare grandi distanze tra loro e superare anche i vari ostacoli. Il WIFI invece è pensato per uffici,abitazioni, ecc., brevi distanze insomma. Tuttavia è possibile, chiaramente, collegare una rete wimax ad una rete wireless.
Il WIMAX per trasmettere dati non necessita della visibilità ottica, cioè se si trovano alberi case e quant'altro di mezzo la trasmissione è sempre possibile.

"
La tecnologia supporta una velocità di trasmissione dei dati condivisi fino a 70 Mbit/s in aree metropolitane, utilizzando una tecnologia che non richiede la visibilità ottica tra le stazioni. Secondo i proponenti di WiMAX questa ampiezza di banda è sufficiente per supportare simultaneamente almeno 40 aziende con connettività di tipo T1 e 70 abitazioni con connettività al livello DSL da 1 Mbit/s."

Il pezzo sopra vuol dire che la velocità massima, sommando il traffico di tutti gli utenti (siano essi business siano essi consumer), è di 70 Mbit/s. Infatti dopo precisa "Secondo i proponenti di WiMAX questa ampiezza di banda è sufficiente per supportare simultaneamente almeno 40 aziende con connettività di tipo T1 e 70 abitazioni con connettività al livello DSL da 1 Mbit/s"

La tecnologia WIMAX può funzionare sia su frequenze per le quali è necessaria una licenza sia su quelle per cui non è necessaria. Ho trovato un bellissimo articolo su howstuffworks.com che spiega in parole semplici il tutto.

"In parole povere, il WIMAX dovrebbe operare in maniera simile al WIFI, ma a velocità superiori sulle grandi distanze e per un numero maggiore di utenti. Il WIMAX potrebbe potenzialmente cancellare il blackout (l’impossibilità di avere accesso ad Internet, n.d.r.) nelle aree periferiche e rurali che al momento non hanno un accesso ad Internet a larga banda perché le compagnie telefoniche e quelle via cavo non hanno ancora i fili necessari per quei posti remoti. Un sistema WIMAX è costituito da 2 parti.

  • Una torre WIMAX, che come concetto è simile ad una torre deicellulari. Una singola torre per WIMAX può fornire una copertura per un area molto estesa, grande 8000 Km quadrati circa.

  • Un ricevitore WIMAX – Il ricevitore e l’antenna potrebbero essere una piccola scatola o una scheda PCMCIA (come quelle che si mettono nei portatili per connettersi ad Internet n.d.r.) o potrebbero essere integrati in un portatile come avviene per l’accesso WIFI oggi.


Una torre WIMAX può collegarsi direttamente ad Internet usando un collegamento a larga banda via cavo (ad esempio, una linea T3). Può anche collegarsi ad una altra torre WIMAX per utilizzare un collegamento a microonde con visibilità ottica. Questa connessione ad una seconda torre (chiamata spesso backhaul), assieme alla capacità di una sola torre di coprirefino ad 8000 Km quadrati, è ciò che permette al WIMAX di fornire una copertura ad aree rurali remote.
Ciò che questo fa notare è che il WIMAX può veramente fornire due forme di servizio senza fili.

  • C'è il tipo di servizio senza visibilità ottica, una specie di servizio WIFI, dove una piccola antenna sul tuo computer si connette alla torre. In questa modalità, il WIMAX usa un intervallo di frequenze minore - da 2 GHz a 11 GHz (simili al WIFI). Le trasmissioni su lunghezza d’onda minore non sono interrotte molto facilmente da ostacoli fisici, sono più capaci di diffrangere o curvarsi attorno agli ostacoli.

  • C’è il tipo di servizio con visibilità ottica, dove una antenna parabolica punta diritto verso la torre WIMAX in cima ad un tetto o ad un palo. La connessione con visibilità ottica è più forte e più stabile ed in questo modo è capace di inviare molti dati con meno errori. Le trasmissioni con visibilità ottica usano frequenze superiori, con intervalli che raggiungono un possibile 66 GHz. A frequenze superiori, c’è meno interferenza ed un sacco di banda in più.
L’accesso come quello WIFI (quello senza visibilità ottica, n.d.r.) sarà limitato ad un raggio che va da 6,44 Km a 9,66 Km (forse 65 Km quadrati di copertura, che come copertura è simile a quella della zona dei telefoni cellulari). Attraverso le potenti antenne con visibilità ottica, la stazione (torre, n.d.r.) trasmittente WIMAX è capace di inviare dati ai computer o ai router predisposti al WIMAX che si trovano in un raggio di 48,28 Km (9300 Km quadrati di copertura) dalla torre. Questo è ciò che consente al WIMAX di raggiungere la distanza maggiore possibile"

Effetti sulla salute

Riassumendo ciò che ho trovato su siti come il Timesonline, la BBC, ecc. allo stato attuale non ci sono ricerche che dimostrino al 100% la correlazione tra effetti negativi di varia natura sulla salute e cellulari, WIFI, forni a microonde, ecc.Non ci sono, tuttavia, nemmeno studi che dimostrino al 100% il contrario. Attualmente, se dovessimo dare una percentuale potremmo dire che al 50%, probabilmente, tutte queste onde sono responsabili. Ricordiamoci però che siamo già circondati da onde (televisione, radio, cellulari, forni a microonde, computer, ecc) e che le onde del WIFI - WIMAX sono molto più deboli di quelle dei ripetitori usati per i cellulari. Perciò sarebbe saggio, in un futuro si spera non lontano, sostituire le antenne convenzionali per i cellulari con quelle WIMAX. Anche perché con una antenna WIMAX da quello che ho letto si coprono distanze superiori a quelle che le antenne "tradizionali" raggiungono.

Perchè ritengo che il WIMAX sia importantissimo

Ritengo che il WIMAX sia una tecnologia destinata a rivoluzionare il futuro. La letteratura ormai considera anche forni, frigoriferi, climatizzatori come dispositivi che potenzialmente possono essere connessi alla rete, oltre a cellulari, smartphone, PDA (personal data assistent), ecc.Già oggi alcune implementazioni sono disponibili, abbiamo i primi telefoni WIFI, quello più famoso possiamo dire sia l'iPhone, ma ci sono altre soluzioni che montano software opensource come OpenMoko.Contestualmente, la Microsoft ed altre aziende stanno spingendo su surface computer. Tutti questi dispositivi saranno connessi in maniera wireless. Ed il WIMAX permetterà a diversi esercenti di dotarsi di connessioni efficienti, vincendo la possibile resistenza di questi per via del costo delle connessioni, anche in quelle zone non raggiunte dall'ADSL.Il WIMAX ci permetterà di collegarci ad Internet ovunque vorremo, potremo finalmente connetterci anche dall'università col nostro computer. Nella mia università c'è solo un'isola didattica con 4 computer dove si può stare solo per un certo periodo. La connessione wireless x tutti non c'è, perchè, probabilmente temono che gli studenti scarichino programmi dal P2P.Con il WIMAX potremo chiamare ovunque, usando il Voice Over IP. Le chiamate praticamente sfrutteranno Internet per raggiungere il luogo di destinazione. Ciò si può fare già oggi con un computer, ma in futuro, poterlo fare con un "telefono cellulare" ci permetterà di abbattere i costi della telefonia mobile. Sull'iPhone è già possibile installare Skype da quello che so. Ergo si può chiamare "dal cellulare" in tutto il mondo a tariffa locale e si possono chiamare altri utenti Skype gratis così come si fa da casa.Il WIMAX può davvero diventare il motore di una nuova economia e può dare il là ad un nuovo tipo di business.Bon, io credo di aver detto tutto ciò che c'era da dire. Rimango in attesa di una risposta da quelli del meetup di Grillo.

Radiofrequenze aiutano a bruciare l'acqua di mare

Sul Pittsburgh Post-Gazette è stato pubblicato questo articolo.

Qui sotto ve ne è un estratto.

Acqua salata come carburante? Un nativo americano spera di sì

Lunedì, 9 settembre, 2007
Di David Templeton, Pittsburgh Post-Gazette

Per ovvie ragioni, gli scienziati hanno a lungo pensato che l'acqua salata non potesse essere bruciata.Perciò quando un nativo americano del lago Erie ha annunciato che aveva dato fuoco all'acqua salata con il generatore di radiofrequenze di sua invenzione, qualcuno penso che fosse un imbroglio.John Kanzius, un nativo della Contea di Washington, ha provato a dissalinare l'acqua di mare con un generatore che ha sviluppato per curare il cancro e questo ha provocato una fiammata nel tubo di vetro usato per gli esperimenti.Nell'arco di alcuni giorni, egli aveva acqua salata nel tubo di vetro che bruciava come una candela, per tutto il periodo in cui questa era esposta alle radiofrequenze.La sua scoperta ha prodotto dell'interesse scientifico nell'usare la sostanza di cui c'è più abbondanza al mondo come carburante pulito, tra i vari usi.Rustum Roy, un chimico della Università di stato della Pennsylvania, ha tenuto una dimostrazione la scorsa settimana al "laboratorio di ricerca dei materiali" dell'università presso il college di stato, per confermare che era stato testimone alcune settimane prima in un laboratorio di John Kanzius."E' vero, funziona" ha dichiarato Dr. Roy. "Tutti mi hanno detto, 'Rustum, non farti imbrogliare. Ci mette degli elettrodi lì dentro'."Ma non ci sono elettrodi e non ci sono trucchi, ha affermato.Dr. Roy ha detto che l'acqua salata non brucia da sola, nonostante le apparenze. Le radiofrequenze indeboliscono veramente i legami che tengono insieme gli elementi che costituiscono l'acqua di mare - cloruro di sodio, idrogeno ed ossigeno - e rilascia l'idrogeno, che una volta acceso, brucia continuamente quando esposto al campo di energia di radiofrequenze. Il Sig. Kanzius, ha dichiarato una fonte indipendente, ha misurato la temperatura della fiamma e questa superava i 3000 °F (1648,889 °C n.dr.), rispecchiando un enorme produzione di energia.Come tale, Dr. Roy, un membro fondatore del "Laboratorio di Ricerca dei Materiali" ed esperto della struttura dell'acqua, ha dichiarato che quella di Mr. Kanzius rappresenta "la più straordinaria scoperta della scienza dell'acqua in 100 anni".Ma ricercare il suo potenziale prenderà tempo e denaro, ha dichiarato. Una domanda immediata è l'efficienza dell'energia. L'energia che il generatore di radiofrequenze usa paragonato all'energia che produce bruciando l'idrogeno.Dr. Roy ha dichiarato che ha fissato un appuntamento per domani con gli ufficiali del Dipartimento dell'energia ed il Dipartimento della Difesa a Washington per discutere della scoperta e ricercare fondi...





Powered by ScribeFire.

venerdì, settembre 14, 2007

Microsoft aggiorna senza chiedere il permesso il sistema operativo

Negli scorsi giorni alcune fonti di informazione specializzate in argomenti relativi alla sicurezza informatica hanno diffuso importanti informazioni relative agli aggiornamenti Microsoft. Non ci riferiamo al consueto appuntamento mensile gli update dei prodotti Microsoft, ormai universalmente denominato "patch day", ma facciamo riferimento a un'altra vicenda che merita di essere citata e approfondita. Alcuni utenti hanno segnalato alla newletter Windows Secret che alcuni file del sistema operativo venivano aggiornati da remoto senza la preventiva autorizzazione dell'utente. Non ci riferiamo ovviamente allo strumento Microsoft Update infatti, in questo caso, l'aggiornamento forzato prende altre vie. A meritare le attenzioni di Microsoft sono i seguenti file di Windows Vista: wuapi.dll, wuapp.exe, wuauclt.exe, wuaueng.dll, wucltux.dll, wudriver.dll, wups.dll, wups2.dll e wuwebv.dll. Ma anche Windows XP non è immune a questa particolare modalità di aggiornamento, infatti è stato scoperto che anche i file cdm.dll, wuapi.dll, wuauclt.exe, wuaucpl.cpl, wuaueng.dll, wucltui.dll, wups.dll, wups2.dll e wuweb.dll hanno subito modifiche. Stando a varie fonti in rete questi file vengono aggiornati anche su sistemi in cui l'opzione automatica di Windows Update è stata disabilita. Microsoft Watch dedica un ampio approfondimento in merito alla vicenda e analizza anche la documentazione distribuita con i vari sistemi operativi in merito a privacy e problematiche di sicurezza. Joe Wilcox ricorda come lo strumento Windows Update sia estremamente chiaro nelle proprie impostazioni: totalmente automatico nell'applicare le patch, disabilitato oppure con altri due differenti gradi di intervento che necessitano conferma esplicita da parte dell'utente. In nessun caso, quindi, è previsto un arbitrario e forzato aggiornamento del sistema. Emerge quindi che Microsoft potrebbe avere una modalità alternativa per intervenire da remoto su macchine che utilizzano Microsoft Windows XP o Vista, una modalità alternativa che prevarica i canonici strumenti di Windows Update e, soprattutto, che non richiede autorizzazioni all'utente. Queste segnalazioni hanno già sollevato qualche critica da parte degli esperti di sicurezza: nessuno al momento crede che tali aggiornamenti abbiano natura malevola, ma ad alimentare le discussioni pare essere la modalità silente con cui tali modifiche sono state applicate. Alcune dichiarazioni accomunano il comportamento degli strumenti Microsoft in questa particolare circostanza a quelli di un worm. In ambito domestico un sistema di semplice aggiornamento e che richiede il minor intervento possibile a utenti inesperti può essere considerato il principale obiettivo, ma in realtà aziendali, in cui vi siano problematiche di sicurezza e precise policy da seguire, un comportamento così arbitrario può lasciare un minimo di sconcerto.Non è da escludere che Microsoft possa rilasciare una propria nota chiarificatrice nei prossimi giorni.

Dando alle cose il loro nome, Microsoft ha installato nel proprio sistema una backdoor che le permette di aggiornare il componente "Windows Update" senza chiedere il permesso all'utente. La cosa è molto grave per 2 motivi, a mio avviso:
1) l'utente non viene avvertito né può disabilitare questa "funzione";
2) potenzialmente, adesso che la backdoor è stata scovata, un reverse engineer può capirne a fondo il funzionamento ed utilizzarla a suo vantaggio.

Fonte hwupgrade.it, un articolo più approfondito lo trovate su windowssecrets.com
Grazie Microsoft per quest'ultima genialata. ^^

Technoarati activation

Technorati Profile

giovedì, settembre 13, 2007

Una bottiglia rende l'acqua potabile

"Il modo in cui l'acqua viene fornita alle regioni colpite da disastri potrebbe essere rivoluzionato dopo che un uomo d'affari residente a Ipswich ha inventato una bottiglia da 190 sterline che rende l'acqua maleodorante potabile in alcuni secondi.
Michael Pritchard spera che la bottiglia possa essere un salvavita per i rifugiati nelle regioni colpite dai disastri dove l'accesso ad acqua pulita che si possa bere è vitale.
Comunque, le forze armate sono pronte per ottenere questa idea. Quattro ore dopo aver lanciato la sua nuova bottiglia "salvavita" all'esposizione della difesa del DESI ieri a Londra, il Sig. Pritchard ha venduto l'intera riserva di 1000 bottiglie.
"Sono sconcertato", ha dichiarato.
I capi delle forze armate sono entusiasti perché le bottiglie, che possono distillare 4000 o 6000 litri senza cambiare i filtri, porteranno grande beneficio ai soldati che odiano bere l'acqua al sapore di iodio...

...I filtri tradizionali possono eliminare i batteri che misurano più di 200 nanometri, ma non i virus che solitamente sono grandi 25 nanometri.

La bottiglia del Sig. Pritchard può eliminare dall'acqua qualsiasi cosa - compresa la materia fecale - usando un filtro che elimina tutto ciò che è più grande di 15 nanometri. Ciò vuol dire che i virus posonno essere filtrari senza l'uso di sostanze chimiche."


Fonte: www.telegraph.co.uk

mercoledì, settembre 12, 2007

Fonti rinnovabili: il caso Norvegia

La Norvegia negli ultimi anni ha iniziato ad investire massicciamente nell'idrogeno, nell'energia solare e, più in generale, nel settore delle fonti di energia rinnovabili.
In questo articolo analizzerò due ditte anche dal punto di vista economico, perché, a mio avviso possono rappresentare una buona occasione di guadagno congiuntura economica permettendo.
Il primo titolo che "ho l'onore di presentarvi" è Norsk Hydro:

"Norsk Hydro ASA (Hydro) is an international energy company. The Company develops, produces and supplies oil, gas and hydropower, and manages energy trading and transport operations. Hydro is a global aluminium supplier with primary metal production in Europe, Canada and Australia and a network of remelt facilities. It is a supplier to the building industry, especially in Europe, and of rolled products to the packaging and graphics industries. In December 2006, VM Materiaux bought back Quartz from Hydro. Quartz is a department of the Hydro Building Systems, a French aluminum supplier. During the year ended December 31, 2006, the Company sold its automotive castings business and 49 % in Meridian Technologies Inc."

Traduzione (lascio il testo integrale in alto, se trovate errori comunicatemelo)

"Norsk Hydro ASA (Hydro) è una multinazionale di energia. L'azienda sviluppa, produce e fornisce petrolio, gas ed idrogeno e gestisce il commercio dell'energia e le operazioni di trasporto. Hydro è un fornitore globale di alluminio con una principale produzione di metallo in Europa, Canada ed Australia ed una rete di fonderie. Nel Dicembre 2006, VM Materiaux ha ricomprato Quartz da Hydro. Quartz è un dipartimento della Hydro Building Systems, un fornitore di alluminio francese. Durante l'anno che si è concluso il 31 dicembre 2006, l'azienda ha venduto l'attività di fusione delle automobili ed il 49% della Meridian Technologies Inc."


Da questo sito, streetinsider.com, apprendiamo che Norsk Hydro ha acquisito, in data 14/03/2007, 1,6 milioni di azioni di ASTI. Da quest'altro sito, edgar-online, apprendiamo che ciò equivale a circa il 23% del pacchetto azionario.

Vediamo adesso chi è ASTI.

"Ascent Solar Technologies, Inc. is a development stage company that was formed to commercialize certain photovoltaic (PV) technology developed by ITN Energy Systems, Inc. (ITN) for extraterrestrial, terrestrial and near-space applications. The Company intends to manufacture large, roll format, PV modules in commercial quantities that use a thin-film Copper-Indium-Gallium-diSelenide (CIGS) absorbing layer on a flexible high-temperature plastic substrate. The Company has produced and tested small-scale demonstration samples of its CIGS PV products at the laboratory level, but it has not produced any products in commercial quantities, nor has it received any revenues from the proposed products that it intends to commercialize as its principal business activity. The production line is in development and on schedule to begin operations in 2008. Its focus is the development andconstruction of a production plant with a planned capacity of 1.5 megawatt (MW) per year of annual PV module production. By employing a monolithic integration fabrication process, the focuses to manufacture its PV devices on the module level, rather than the cell level, thereby avoiding the time-consuming and cost-additive cell-to-cell interconnect procedures utilized by silicon and other thin film PV device manufacturers. In January 2006, ITN assigned to the Company CIGS PV technologies and granted it license to use certain of ITN's process, control and design technologies in the production of CIGS PV solar modules for its target markets.The Company competes with Sharp, Q-cells, Kyocera, BP Solar, RWE Schott, First Solar, Inc., United Solar Ovonic LLC, Global Solar Energy, Inc. and DayStar Technologies, Inc."




Traduzione (come detto testé, ditemi se trovate degli errori nella traduzione)

"Ascent Solar Technologies, Inc. è una azienda in espansione che è stata creata per commercializzare una certa tecnologia fotovoltaica (PV) sviluppata da ITN Energy Systems, Inc. (ITN) per applicazioni nello spazio, a terra e vicino lo spazio. L'azienda vuole fabbricare grandi rotoli di moduli di PV in quantità commerciali che usano uno strato assorbente di un sottile film di rame-indio-gallio-diselenide (CIGS) su un sottostrato di plastica flessibile ad alta temperatura. L'azienda ha prodotto e testato dei campioni dimostrativi su picola scala dei suoi prodotti CIGS PV a livello di laboratorio, ma non ha prodotto alcun prodotto in quantità commerciali e non ha nemmeno ricevuto dei ricavi dai prodotti presentati che intende commercializzare come sua attività di affari principale. La linea di produzione è in sviluppo e procede come previsto per iniziare le operazioni nel 2008. Il suo obiettivo è lo sviluppo e la costruzione di un impianto di produzione con una capacità pianificata di 1.5 MW per anno di produzione annuale di moduli di PV. Utilizzando un processo di fabbricazione di integrazione monolitica, gli obiettivi di costruire i suoi dispositivi PV a livello di modulo, piuttoswto che a livello di cella, evitando perciò gli sprechi di tempo e i costi aggiuntivi delle procedure utilizzate dagli altri costruttori di dispositivi al silicio e di film di PV. Nel gennaio 2006, ITN ha dato alla azienda tecnologie per il CIGS PV e ha concesso ad essa la licenza d'uso di un suo processo, il controllo e tecnologie di progettazione per la produzione di moduli solari CIGS PV per i mercati prestabiliti. L'azienda compete con Sharp, Q-cells, Kyocera, BP Solar, RWE Schott, First Solar, Inc.,United Solar Ovonic LLC, Global Solar Energy, Inc. and DayStar Technologies, Inc."

E con questo abbiamo esaurito il discorso per quanto concerne Norsk Hydro.

Vediamo adesso chi è Renewable Energy Corporation.
REC, a mio avviso, è una azienda molto interessante. Infatti non fa altro che applicare ciò che dicono in uno dei tanti corsi di economia: ha costruito delle intese (partnership) con le aziende, alcune delle quali sono state acquisite, che si occupano della produzione di componenti necessari per i classici pannelli solari. In questo modo è stata capace di mantenere competitivi i costi di produzione e al momento è uno dei leader mondiali nella produzione di questo tipo di pannelli. Essa ha il controllo completo su tutta la catena del valore.
Cioè possiede la ditta che scava nella miniera per estrarre il silicio, quella che lo lavora, quella che produce il modulo, ecc.
In questo modo si evitano problemi nelle forniture: ad esempio io chiedo 10 milioni di tonnellate di silicio (sto sparando una cifra a caso) per il giorno 15 settembre e la ditta, che ha certi tempi, non può consegnarmeli prima del giorno 20. Perciò queste aziende, abbandonando il modello da stress, stringono piuttosto partnership a lungo termine.


"Renewable Energy Corporation ASA (REC) is a Norway-based company engaged in the solar energy industry. REC produces silicon materials for photovoltaic (PV) applications and multicrystalline wafers, as well as solar cells and modules. REC's business activities are organized in three divisions: REC Silicon, REC Wafer and REC Solar. REC Silicon produces silicon materials mainly for the PV industry, but also for a limited number of electronics customers; REC Wafer produces multi and
monocrystalline wafers for the PV industry, while REC Solar produces solar cells and solar modules. REC operates through its seven subsidiaries: REC Solar Grade Silicon LLC and REC Advanced Silicon Materials LLC in the United States; REC ScanWafer AS, REC SiTech AS and REC ScanCell AS in Norway; REC ScanModule AB in Sweden, and Solar Vision (PTY) Ltd. in South Africa. The Company is headquartered in Hovik, Norway."


Traduzione

"Renewable Energy Corporation ASA (REC) è una azienda con base in Norvegia che impegnata nell'industria dell'energia solare. RECproduce materiali di slicone per applicazioni fotovoltaiche (PV) e wafer multicristallini come anche celle e moduli solari"

Electronic Frontier Foundation

"From the Internet to the iPod, technologies are transforming our society and empowering us as speakers, citizens, creators, and consumers. When our freedoms in the networked world come under attack, the Electronic Frontier Foundation (EFF) is the first line of defense. EFF broke new ground when it was founded in 1990 — well before the Internet was on most people's radar — and continues to confront cutting-edge issues defending free speech, privacy, innovation, and consumer rights today. From the beginning, EFF has championed the public interest in every critical battle affecting digital rights.

Blending the expertise of lawyers, policy analysts, activists, and technologists, EFF achieves significant victories on behalf of consumers and the general public. EFF fights for freedom primarily in the courts, bringing and defending lawsuits even when that means taking on the US government or large corporations. By mobilizing more than 50,000 concerned citizens through our Action Center, EFF beats back bad legislation. In addition to advising policymakers, EFF educates the press and public. Sometimes just defending technologies isn't enough, so EFF also supports the development of freedom-enhancing inventions.

EFF is a donor-funded nonprofit and depends on your support to continue successfully defending your digital rights. Litigation is particularly expensive; because two-thirds of our budget comes from individual donors, every contribution is critical to helping EFF fight —and win—more cases."

Tempo fa navigando in rete sul sito www.digg.com c'era un articolo citato da un utente, digg.com funziona appunto in questa maniera, che parlava di un ragazzo scandinavo che aveva unlockato l'iPhone. Nel suo sito c'era un link che puntava al sito della EFF. Per alcune cose che c'erano scritte sono rimasto allibito per ciò che accade negli USA. Tuttavia loro hanno la possibilità di far valire i loro diritti mediante class action et similia, perciò trovando giusta la loro causa ho voluto anch'io fare una piccola donazione. Qualche giorno dopo a casa mia è arrivata una lettera, senza che sul sito ne facesse menzione, in cui mi si ringraziava per la donazione assieme a degli adesivi. :) E' stato un gesto che ho apprezzato molto.

martedì, settembre 11, 2007

Nuove invenzioni tenute nel cassetto: DSL un caso storico

Giuseppe "Beppe" Grillo, quando dice che le aziende tengono le invenzioni nascoste nei cassetti, purtroppo, dice una triste verità.
Su Wikipedia c'è una storia curiosa che riguarda la tecnologia DSL che poi si è voluta come sappiamo in XDSL, ADSL, VDSL, ecc.


Ecco qui la storia:

"La tecnologia Digital subscriber line venne inizialmente implementata come
una specifica dell'ISDN, che venne riutilizzata successivamente col
nome IDSL. Connessioni dalle velocità maggiori come l'HDSL e l'SDSL
sono sviluppate per ampliare l'intervallo dei servizi DS1 sul doppino
telefonico. L'ADSL pensata per il mercato consumer (cioè i privati
cittadini) è progettata per funzionare anche su una linea BRI ISDN, che
è esssa stessa una forma di DSL, come anche su una linea telefonica
analogica.La DSL, come molte altre forme di comunicazione, proviene da
una determinante pubblicazione accademica di Claude Shannon risalente
al 1948. La teoria matematica della comunicazione di Shannon ha posto
gli elementi di base di qualsiasi comunicazione digitale:


  • una sorgente di informazione che produce un messaggio;
  • un trasmettitore che opera sul messaggio per creare un segnale che può essere inviato attraverso un canale;
  • un canale, che il mezzo su quale il segnale che trasporta l'informazione che contiene il messaggio viene inviato;
  • un ricevente, che ritrasforma il segnale nel messaggio che si voleva trasmettere;
  • una destinazione, che può essere una persona o una macchina,per cui (o per la quale) the message è pensato.


Joe Lechleider alla Bellcore (oggi Telcordia Technologies) sviluppò l'ADSL nel 1988 collocando i segnali digitali a banda larga sopra il segnale vocale analogico di tipo baseband (ndr. transfer method in which a signal is transferred directly in digital form with no modulation) trasportato tra gli uffici centrali della compagnia telefonica e gli utenti comuni su un doppino telefonico convenzionale (ndr. 2 fili di rame intrecciati insomma: vengono intrecciati per evitare le interference elettromagnetiche). Il servizio DSL venne inizialmente fonirto su di un cavo affittato senza riserve,ma quando la FCC richiese alle compagnie telefoniche di dare in affitto le loro linee a provider competitivi come Earthlink, le linee condivise DSL divennero comuni."


In questo articolo, che ovviamente è stato modificato, non viene più
menzionato che questa tecnologia è sta sviluppata dalla Bell nel 1988,
ma venne messa fuori dal cilindro solo quando le ditte che fornivano
connettività attraverso cavi di fibra ottica, offrirono tali
connessioni a prezzi accessibili a tutti gli utenti finali e, quindi, a
loro volta poterono fare prezzi ancora più competitivi perché non
dovevano stendere i cavi in fibra ottica. I bastardi allora cosa fecero
per guadagnarci? Invece di far funzionare il tutto sul normale cavo
telefonico, ne facevano mettere uno dedicato all'atto
dell'installazione per guadagnarci sopra.Insomma, più o meno quanto
avveniva poco tempo fa con la Telecom che sembrava non sapere che si
potevano metterei filtri ADSL sulla linea per poter parlare e navigare
in Internet usando lo stesso cavo.Purtroppo non tutti studiano
informatica e, comunque, pur di avere una connessione, quando la ditta
che la offre è una, si è costretti ad adeguarsi. :|

V-Day 8 Settembre

Come tutti sanno o almeno dovrebbero, l'8 settembre si è tenuto il V-Day (Il Vaffanculo Day).
Dico dovrebbero perché i media convenzionali non ne hanno parlato quasi affatto e, quando l'hanno fatto, hanno mistificato la realtà come al solito. Se scaricate da E-Mule il video dell'intero evento, di Marco Biagi, esattamente come dice Travaglio, non si parla proprio. Si parla sempre della legge che porta il suo nome. Questo è un primo punto.
Ciò che trovo condivisibile, tuttavia, ma non ne condivido i modi e i tempi (visto che è ancora troppo presto per giudicare) e mi pare anche eccessivo, é, in fondo, questo paragone tra il duce e Beppe Grillo che qualche politico fa. Insomma, come al tempo della Seconda Guerra Mondiale ci troviamo in Italia prevalentemente ad essere "dei morti fame", con qualche famiglia, che era già ricca, che si è arricchita ulteriormente. Solo che oggi tutti hanno o meglio, disgraziatamente, dovrebbero aver capito che la guerra la si fa, a differenza delle guerre fino alla I Guerra mondiale, che erano delle guerre per espandere i propri territori, per conquistare delle risorse, delle materie prime.
Tra queste la più importante è, come tutti possono immaginare, il petrolio. Petrolio che sta finendo, più si va a fondo più costa estrarlo. Sommando tutti i soldi investiti per l'estrarlo probabilmente adesso avremmo un auto volante che viaggia nel tempo e che usa i rifiuti alimentari come carburante come in "Ritorno al futuro". Questo, ormai, dovrebbe saperlo anche un sordomuto (con tutto il rispetto per i sordomuti chiaramente, è che tutti sanno che per loro informarsi non è così facile come per quelli convenzionalmente chiamati normalmente abili o normodotati). Metto sempre il condizionale, perché qui a Bari ci sono dei fascisti che se gli chiedi: "scusa ma perché sei fascista?", loro ti rispondono: "Mio nonno è fascista, mio padre anche. Poi sai quando c'era il duce i treni arrivavano in orario, non c'erano le prostitute per le strade, potevi tenere la porta aperta" bla bla bla. Queste persone, tra l'altro, minimizzano, e in alcuni casi arrivano a negare, le conseguenze disastrose a cui a portato il fascismo anche davanti all'evidenza (ci sono i libri di storia). Non capiscono che Mussolini, alla fine della fiera era "un coglione", mi scusi Alessandra Mussolini qualora leggesse per qualche remota ragione questo blog, che seguiva uno ancora più coglione di lui: Hitler. Hitler ha fatto un numero di errori strategici incalcolabile. Probabilmente se si fosse attenuto scrupolosamente ad un libro che si chiama l'"Arte della guerra", senza tentare di fare l'originale, la guerra l'avrebbe pure vinta. Giusto per citarne uno, avevano inventato dei caccia velocissimi per l'epoca con i quali avrebbe potuto vincere la guerra e lui li faceva equipaggiare come dei bombardieri e, quindi, questi caccia venivano abbattuti perché non erano stati progettati per quell'uso.
Ma si sa, va di moda fare gli originali cercando di fare cose nuove. Il più delle volte però, si finisce per fare una cazzata o copiare inconsapevolmente qualcosa che è stato già fatto. In ambito scientifico, per fare un paragone, non è una novità che copiamo la natura.
Tornando a Grillo, lui ottiene il consenso delle masse così come, sfruttando il malcontento generale, lo ha ottenuto pure Hitler.
Ora, Beppe Grillo non mi sembra Hitler, anzi. Sono curioso di vedere a cosa questo movimento porterà nel concreto.

P.S.: per par condicio è bene ricordare anche i danni arrecati dall'ideologia comunista, visto che anche in nome di essa sono morte parecchie persone.

martedì, settembre 12, 2006

Situazione brevetti software

Siamo arrivati al terzo round di questa vicenda che vede contrapporsi gli interessi di più parti: le lobby, le piccole software house e i programmatori indipendenti, i politici e, infine, gli utenti.
Per maggiori informazioni consultate questo sito.

Idrogeno e fonti di energia alternative

Facciamo il punto della situazione sull' idrogeno.
Norvegia, Finlandia, Islanda, Svezia sono tutte impegnate sul fronte della ricerca nel campo delle fonti di energia alternative.
L'Islanda ha messo in atto una grande manovra finanziaria per reperire i soldi necessari per potersi dichiarare entro il 2010 una nazione oil-free. Il progetto prevede una graduale conversione di tutte le attività che impiegano oggi il petrolio (autotrasporti, fabbriche, produzione energia elettrica) verso fonti alternative.
Anche negli USA si stanno muovendo i primi passi e, per lo meno pubblicamente, George W. Bush ha dato il suo appoggio alla ricerca sulle fonti di energia alternative.
Infatti, se per noi 1,40 € al litro sono molti, per gli americani già 1 dollaro al litro rappresenta una rapina.
Perciò, l'introduzione di un modello che utilizza un motore ibrido da parte della Ford ha riscosso un grande successo.
Per vedere i ricavi che è possibile ottenere dalla diversificazione degli investimenti con un occhio di riguardo alle nuove fonti di ricerca basta osservare l'andamento del titolo Norsk Hydro.
Attualmente il valore del titolo è in calo perché per tradizione il periodo settembre - ottobre in borsa non è mai felice, ma il guadagno del titolo dal 2001 è impressionante.
Se le ditte nostrane che si occupano dell'estrazione e della distribuzione del petrolio seguissero tale esempio, ne trarremmo tutti vantaggio.
Se non si fa qualcosa adesso, nell'Europa civilizzata a medio-lungo termine rischiamo di essere l'unica nazione dipendente dal petrolio e, non avendo investito prima il dovuto, saremo obbligati per un certo periodo a comprare l'idrogeno da paesi come la Norvegia e l'Islanda.
Spero che chi di dovere "apra gli occhi".

XB0X 360 vs PLAYSTATION 3

Come saprete a breve uscirà la Playstation 3 che rispetto alla console di casa Microsoft, purtroppo, nonostante le sue potenzialità date dall'hardware che la costituisce, non dispone di un ampio parco giochi come quello della sua rivale.
Per accorgersene basta dare una rapida occhiata a questi due siti:

XOBX GAME list
PLAYSTATION 3 GAME list

C'è da sperare che la quantità di giochi che potranno funzionare sulla console nipponica diventi maggiore subito dopo il lancio oppure questo progetto è destinato a diventare un grosso flop.